VASO CERAMICA ORO ZECCHINO FINZI (Ceramic vase pure gold decorations)

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Vaso ceramica decorazioni oro zecchino Arrigo Finzi.

Vaso in forma cilindrica, in ceramica smaltata verde degradante sul bianco, con decori in oro zecchino, realizzati con la tecnica dell'incisione dello smalto con punta d'acciaio e acido fluoridrico. Risale alla metà del 1900 e proviene da una collezione privata.

Marchio della manifattura Finzi a timbro sotto la base.

Altezza 14cm.

Come si può vedere dalle foto è in perfetto stato.

INFORMAZIONI E SPEDIZIONE

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NOTE STORICHE

Arrigo Finzi (1890-1973), argentiere milanese 

Arrigo Finzi costituisce una delle figure più interessanti nel panorama dell’argenteria e della ceramica novecentesca e sono molte le famiglie della borghesia milanese che possono vantare il possesso di oggetti di sua produzione. Inoltre numerosi oggetti marcati Finzi, oppure con alcuni dei marchi da lui creati, compaiono con una certa continuità sul mercato antiquario. A dispetto di ciò, le notizie che lo riguardano sono piuttosto scarse.  Arrigo nasce a  La Spezia il 25 giugno 1890, ma la famiglia è veneziana e vive Venezia. Nel 1904 i Finzi si trasferiscono però a Milano, dove Arrigo si diploma in ragioneria e intraprende la sua prima attività lavorativa, quella di commesso viaggiatore per una ditta di arredi sacri che gli consente di familiarizzare con quello che sarà il suo campo di attività.  Sebbene non sia figlio d’arte e non possa vantare una grande esperienza, Arrigo decide comunque di impiantare il suo primo laboratorio in  via Carmagnola 14 a Milano. Qui avviene un incontro per certi versi fatale con Antonio Sant’Elia (Como 1888-Quota 77 Carso 1916), esponente del Movimento futurista, allora impiegato come disegnatore edile presso l’ufficio tecnico dello stesso Comune di Milano. Negli anni successivi si intensifica il loro rapporto di amicizia e Finzi decide di avvalersi delle idee di Sant’Elia(nel frattempo diplomatosi architetto a Bologna nel 1912) per produrre argenti“moderni”, caratterizzati da linee nuove ed essenziali, in contrasto con lo stile “Liberty” che caratterizza la produzione tra Otto e Novecento.  Il primo maggio del 1919, insieme a Edoardo Princi, Arrigo fonda la  Arrigo Finzi & C. con sede a Milano, destinata a produrre manufatti inargento, metallo argentato e oggetti d’arte e di lusso in genere. I primi pezzi, ispirati ai disegni di Sant’Elia non riscuotono successo commerciale e l’impresa, in data 13 ottobre dello stesso anno, si trasforma in Società Anonima   Arrigo Finzi & C . L’affermazione sul mercato nazionale e internazionale avviene tra il 1919 e il 1922 con una produzione più tradizionale che si adatta meglio al gusto del pubblico, costituita da oggetti che ondeggiano dallo stile Impero al Liberty. Nel 1924, dal 18 febbraio al 20 ottobre, la ditta partecipa alla crociera della nave Italia in America Meridionale, una sorta di fiera campionaria galleggiante, allo scopo di far conoscere all’estero la produzione nazionale di oggetti d’arte e artigianato, iniziativa sostenuta dal governo, ispirata da Gabriele d’Annunzio e sotto la direzione artistica di Giulio Aristide Sartorio. Sempre nel 1924, in aprile, Finzi espone alla Fiera Campionaria di Milano nella Palazzina degli Orafi progettata dall’architetto Paolo Vietti Violi.  Va detto che, dalla morte di Sant’Elia, Arrigo Finzi non ricorre ad altri designer,bensì soprintende direttamente all’attività creativa, avvalendosi di collaboratori come Aldo Sossai, preso a bottega da giovane e con lui fino alla fine degli anni Trenta, e successivamente il padovano Giorgio Ceccherini, già allievo a Venezia dello scultore e cesellatore  Cornelio Ghiretti.  A seguito della crisi del ’29 Finzi diversificala produzione creando oggetti che abbinano rame e argento, oppure impiegando l’argento per incrostare e ingabbiare la porcellana (in particolare per Rosenthal), il cristallo di Boemia, il vetro di Murano. Questa produzione ottiene largo successo alla Fiera Campionaria del 1931. L’idea di riprendere a produrre una linea di oggetti di ispirazione futurista si rafforza nel  1933, quando in data 16 ottobre Finzi deposita il marchio “ Sant’Elia ”( Figura 6 ).Tuttavia, più che al futurismo, le creazioni marchiate Sant’Elia si presentano in linea con le creazioni déco di certa produzione contemporanea milanese, ma anche con alcuni lavori di area austro tedesca, con particolare riferimento all’opera del viennese Karl Hagenhauer.  L’intensificarsi delle persecuzioni razziali lo obbligano a lasciare l’azienda nel dicembre  1943  e a nascondersi dal dicembre  1944  alla fine della guerra. Il  1 aprile 1948 Finzi liquida Le Argenterie d’Italia e apre a Milano un negozio-laboratorio in via Asole  4 conservando i negozi di Torino e Roma (qui aprendone un altro nel 1949 in via Sistina).

Finzi è l’unico argentiere italiano a essere selezionato a partecipare alla mostra  Italy at work. Her renaissance in design today ,promossa dalla CNA (Compagnia Nazionale Artigiana) e ospitata da 12 important imusei statunitensi dal  1950 al 1952   per presentare il meglio delle arti decorative prodotte in Italia dalla fine della guerra. Da anni, ormai, la sua produzione è estesa anche alla porcellana decorata in oro zecchino.

Arrigo Finzi muore a Milano il 6 gennaio  1973.

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Ceramic vase with pure gold decorations Arrigo Finzi.

Cylindrical vase, in green degrading on white glazed ceramic, with pure gold decorations, made with the technique of engraving enamel with steel tip and hydrofluoric acid. It dates back to themid-1900s and comes from a private collection.

Brand of Finzi manufacture stamped under the base.

Height 14 cm.

As you can see from the photos it is in perfect condition.

INFORMATION AND SHIPPING

I am available for any information you need to better evaluate the purchase. The package will be packaged with care for shipping. In case of shipping outside of Europe, please contact me before ordering to check the possibility of shipping and costs.

The piece will becarefully packed, with bubble wrap and polystyrene chips, and shipping will still be insured for the value paid.

 

HISTORICAL NOTES

Arrigo Finzi (1890-1973), Milanese silversmith.

Arrigo Finzi is one ofthe most interesting figures in the panorama of silverware and twentieth-century ceramics and there are many families of the Milanese bourgeoisie who can boast the possession of objects of his production. In addition, numerous objects marked Finzi, or with some of the brands he created,appear with a certain continuity on the antique market. In spite of this, the news concerning him is rather scarce.  Arrigo was born in LaSpezia on 25 June 1890, but the family is Venetian and lives in Venice. In 1904the Finzi moved to Milan, where Arrigo graduated in accounting and began his first job, that of salesman for a company of sacred furnishings that allows him to familiarize himself with what will be his field of activity.  Although he is not a son of art and can not boast of great experience, Arrigo decides to set up his first workshop in via Carmagnola 14 in Milan. Here there is an encounter insome fatal ways with Antonio Sant'Elia (Como 1888-Quota 77 Carso 1916),exponent of the Futurist Movement, then employed as a construction designer at the technical office of the Municipality of Milan. In the following years,their relationship of friendship intensified and Finzi decided to make use of the ideas of Sant'Elia (in the meantime he graduated as an architect in Bolognain 1912) to produce "modern" silver, characterized by new and essential lines, in contrast with the style "Liberty" that characterizes the production between the nineteenth and twentieth centuries.  On the first of May 1919,together with Edoardo Princi, Arrigo founded the Arrigo Finzi & C. based in Milan, destined to produce artifacts in silver, silver metal and objects of artand luxury in general. The first pieces, inspired by Sant'Elia's drawings, do not have a commercial success and on 13 October of the same year the company is transformed into Società Anonima Arrigo Finzi & C. The affirmation on the national and international market takes place between 1919 and 1922 with a more traditional production that best suits the taste of the public, consisting of objects that sway from the Empire style to the Liberty. In 1924, from 18 February to 20 October, the company took part in the cruise ship Italy in South America,a sort of floating sample fair, with the aim of making abroad the national production of art and craft items, initiative supported by the government, inspired by Gabriele d'Annunzio and under the artistic direction of Giulio Aristide Sartorio.  Also in 1924, in April,Finzi exhibited at the Milan Trade Fair in the Palazzina degli Orafi designed by architect Paolo Vietti Violi.  It must be said that,since the death of Sant'Elia, Arrigo Finzi does not resort to other designers, but directly supervises the creative activity, using collaborators like AldoSossai, taken as a young shop and with him until the late thirties, and thenthe Paduan Giorgio Ceccherini, already a student in Venice of the sculptor and engraver Cornelio Ghiretti. Following the crisis of' 29 Finzi diversifies production by creating objects that combine copper and silver, or using silver to encrust and cage porcelain (especially for Rosenthal), Bohemian crystal, Murano glass. This production achieved great success at the 1931 Campionaria Fair.  The idea of ​​resuming producing a line of futuristic-inspired objects strengthened in 1933, when on October 16th Finzi deposits the "Sant'Elia" brand (Figure 6). However, rather than futurism, the Sant'Elia branded creations are in line with the déco creations of certain contemporary Milanese production, but also with some works from the German-Austrian area, with particular reference to the work of the Viennese Karl Hagenhauer.  The intensification of racial persecution forced him to leave the company in December 1943 and to hide from December 1944 at the end of the war.  On 1 April 1948 Finziliquidated Le Argenterie d'Italia and opened a shop-laboratory in Milan in viaAsole 4, keeping the stores in Turin and Rome (here opening another in 1949 invia Sistina). Finzi is the only Italian silversmith to be selected to participate in the Italy at work exhibition. Her renaissance in design today, promoted by the CNA (National Artisan Company) and hosted by 12 important American museums from 1950 to 1952 to present the best of the decorative arts produced in Italy since the end of the war. F or years now, his production has also extended to porcelain decorated in pure gold.  Arrigo Finzi dies in Milan on 6 January 1973.

  • Quantità: 1

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