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1977 * MILANO RICHARD GINORI * AZIONE  CIRCOLATA ALLA BORSA VALORI DI MILANO

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Richard-Ginori

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Richard Ginori
Stato   Italia
Forma societaria Società a responsabilità limitata
Fondazione1737  a Doccia
Fondata daCarlo Ginori
Sede principaleSesto Fiorentino
Gruppo Kering
Persone chiaveAlain Prost presidente  e amministratore delegato
Settore Manifatturiero
Prodotti
  • Oggetti in maiolica
  • Porcellana
  • Terraglia
  • Ceramica
Dipendenti230 (2018)
Note  Premio Compasso d'oro  nel 1954
Sito web www.ginori1735.com

La Richard-Ginori , rinominata in Ginori 1735  a partire dal 2020, è un'azienda nata l'11 ottobre 1896 dalla fusione della Società Ceramica Richard , di origine lombarda, con la Manifattura di Doccia  dal marchese  Carlo Ginori  fondata nel 1737 nella località di Doccia (Firenze). È famosa in tutto il mondo per la porcellana , la cui produzione è ancora localizzata a Sesto Fiorentino.

La Richard-Ginori, ufficialmente fallita nel gennaio 2013, è stata acquistata nel maggio 2013 dal gruppo Gucci [1] , a sua volta controllato dalla società francese Kering .

Indice

  • 1 Storia
    • 1.1 Storia della Società Ceramica Richard
    • 1.2 Acquisizione Manifattura Palme (1887)
    • 1.3 Nascita della Richard-Ginori (1896)
    • 1.4 Novecento e anni Duemila
    • 1.5 Acquisizione da parte di Gucci
  • 2 Museo Richard-Ginori
  • 3 Note
  • 4 Bibliografia
  • 5 Altri progetti
  • 6 Collegamenti esterni

Storia [ modifica  |  modifica wikitesto ]

Lo stesso argomento in dettaglio: Porcellana Ginori a Doccia .

La storia della Richard-Ginori ha origini antiche e coinvolge diverse manifatture e fabbricazioni italiane anche di origine settecentesca, poi inglobate, in particolare le già citate Società Ceramica Richard, la Manifattura di Doccia del marchese Ginori e la Manifattura Palme.

Storia della Società Ceramica Richard [ modifica  |  modifica wikitesto ]

Lo stabilimento della Società Ceramica Richard lungo il Naviglio Grande , a S. Cristoforo, prima della fusione

Antesignana della Società Ceramica Richard è la Società per la fabbricazione delle porcellane lombarde  fondata nel 1830  dalla ditta Gindrand, ceduta poi nel 1833  al Nobile Luigi Tinelli  che costruì lo stabilimento di San Cristoforo sul Naviglio Grande , importante via commerciale per le produzioni industriali.

Giulio Richard, piemontese di origine svizzera (di Nyon ) rileva da Tinelli la fabbrica il 23 maggio 1842, ha grandi idee per la piccola produzione, e così dai forni dello stabilimento cominciarono a uscire non solo manufatti pregiati, destinati ai più ricchi, ma anche vasellame e terraglie per uso quotidiano.

Ottenendo ottimi riscontri e vendite, Richard fonda il 23 febbraio 1873  la Società Ceramica Richard  con sede in Milano  e con stabilimenti a San Cristoforo, Palosco  e Sovere  (questi ultimi due saranno poi abbandonati).

La società fu quotata alla Borsa di Milano  nel 1877[2] .

Acquisizione Manifattura Palme (1887) [ modifica  |  modifica wikitesto ]

I Pallme[3]  (il cognome originale fu scritto con due elle fino al XIX secolo) erano mercanti originari di Parchen, un villaggio della Repubblica Ceca situato nel distretto del cristallo boemo  (Steinschoenau, Parchen, Haida), si stabilirono in Toscana  dopo il Congresso di Vienna  (1815 ), prima a Livorno  (circa 1820) e poi a Pisa , per darsi all'industria.

I documenti ricordano i primi acquisti di immobili a Pisa nella Via S. Marta, fatti nel 1837 , e nel 1841  a S. Michele fuor delle mura, lungo l'Arno, all'estremità della passeggiata delle Piagge. Sembra che esercitassero la fabbricazione sia delle terraglie sia della vetreria, ma quest'ultima fu presto dismessa.

L'11 dicembre 1887  la Società Ceramica Richard acquista con Rogito Fontani lo Stabilimento della Manifattura Palme per ingrandire la propria produzione; la scelta fu dettata dalla ferma intenzione di espandersi attraverso la vicinanza al mare per favorire i trasferimenti, la sua localizzazione nel cuore d'Italia che permetteva di espandere il commercio a livello nazionale e il completamento della gamma di produzione; inoltre vanno ricordati l'esistenza in loco di combustibile vegetale e il minor costo del minerale, le quote di esportazione consolidate della Manifattura Palme, ecc.

Nascita della Richard-Ginori (1896) [ modifica  |  modifica wikitesto ]

L'11 ottobre 1896  la Società Ceramica Richard si fonde con la Porcellana Ginori a Doccia , nata nel 1735 : unisce alla sua attività lo stabilimento di Doccia e i sei negozi di Firenze, Bologna, Torino, Roma e Napoli. Nasce la famosa ditta di ceramiche Richard-Ginori.[4] Proprio nello stesso anno della fusione realizza un servizio commemorativo per conto della Casa Ricordi , subito dopo la prima rappresentazione assoluta della Bohème  di Puccini , avvenuta nel febbraio 1896 .

L'ingresso dei Richard a Doccia introduce moltissime innovazioni meccaniche nei laboratori e potenzia la decalcomania  litografica per ridurre le forti spese della decorazione a mano. Vengono costruiti nuovi forni, nuovi fabbricati e viene ampliata la produzione degli isolatori elettrici  per far fronte alla crescente richiesta del mercato italiano. La società viene quotata alla Borsa valori di Milano  dove rimase nel listino per quasi un secolo[5] .

Nel 1897 acquista lo stabilimento ceramico per terraglia del Cav. Felice Musso di Mondovì  e nel 1900 quello di Vado Ligure  dove si produce grés .

Nel periodo 1923-1930 Gio Ponti  lavora come direttore artistico presso la Manifattura Ceramica Richard-Ginori, rinnovandone la gamma di prodotti.[4] Nel 1965  avviene la sua fusione con la Società Ceramica Italiana di Laveno  (S.C.I.).

Novecento e anni Duemila [ modifica  |  modifica wikitesto ]

Il Museo della Porcellana di Doccia, presso la Richard Ginori

Nel 1970  diventa una controllata della Finanziaria Sviluppo  di Michele Sindona . Nel 1973  Sindona cede la Richard Ginori alla Liquigas  di Raffaele Ursini .

Nel 1975  la Pozzi  e la Società Ceramica Italiana Richard-Ginori  si fondono per dare vita a un'unica grande struttura: la Pozzi-Ginori .

Nel 1977  Ursini la trasferisce al gruppo assicurativo SAI (Società Assicuratrice Industriale) , di cui è titolare, e verrà sostituito poco dopo da Salvatore Ligresti .

Nel 1993  i destini della Pozzi-Ginori separano nuovamente i due gruppi, la parte di arredobagno è acquistata dalla Sanitec Corporation , gruppo multimarca leader del settore, mentre la Manifattura Richard Ginori viene rilevata nel 1998  da Pagnossin ,[4]  primo gruppo italiano per importanza nel settore dei servizi da tavola, con a capo il presidente Carlo Rinaldini e A.D. ing. Domenico Dal Bo'.

Nel 2006  entra nella proprietà di Richard Ginori il gruppo emiliano di Bormioli Rocco & Figli  e, a fianco di un'ipotizzata costruzione di un nuovo stabilimento di produzione, si propone una trasformazione del prodotto in modo tale da poter portare il marchio Ginori, uno dei più antichi del brevetto italiano, nelle catene della grande distribuzione.[4]  Molto del materiale commercializzato dall'ingresso di Pagnossin non è più prodotto nella fabbrica sestese ma proviene da industrie non italiane: scelta giustificata dalla necessità di ridurre i costi di produzione.

La presenza del gruppo Bormioli  cessa nel dicembre dello stesso anno mentre la Richard Ginori affronta situazione debitoria preoccupante e al suo vertice arriva l'immobiliarista Luca Sarreri, presidente anche della controllante Pagnossin .[4]  In quel periodo si ipotizzò una dismissione dello stabilimento storico sestese a fronte di alcune prospettive immobiliari per l'area.

Nell'ottobre del 2007  la Richard Ginori viene nuovamente ceduta e rilevata dalla Starfin  di Roberto Villa.[4]

Nel marzo 2009 , dopo 3 anni, il titolo della società ritorna a essere quotato in borsa, trainato dalla possibilità di edificare, per un valore di almeno 30 milioni di euro, edifici a scopo residenziale nell'area occupata dalla manifattura di Sesto Fiorentino , ma nel maggio 2012 , vista la pesante situazione finanziaria con debiti oltre i quaranta milioni di euro, la fabbrica di Sesto Fiorentino viene posta in liquidazione volontaria[4]  e viene nominato un collegio di liquidatori con il compito, attraverso la vendita dell'azienda e la richiesta di un concordato preventivo, di evitare il fallimento, tra cui la richiesta a norma di legge e presentata presso il Tribunale di Firenze, di autorizzazione per procedere al compimento di atti urgenti di straordinaria amministrazione, in particolare la vendita dell'azienda, ed è stato prodotto un regolamento in base al quale i soggetti interessati potevano far giungere le proprie offerte vincolanti.

Dal primo agosto 2012 l'attività è stata sospesa e i 330 lavoratori posti in cassa integrazione straordinaria[6] . In data 9 ottobre 2012 la Richard Ginori ha depositato presso il tribunale di Firenze

Il 14 novembre 2012 il Collegio dei Liquidatori, dopo l'apertura delle buste contenenti le offerte di due soggetti interessati: Arcturus S.p.A. (Sambonet) e l'offerta integrata delle soc. Lenox Corporation e Apulum S.A., hanno deliberato di individuare in quest'ultima proposta quella più conveniente, ritenendola più vantaggiosa sia sotto l'aspetto economico sia sotto l'aspetto sociale[7] .

Nonostante ciò, il 7 gennaio 2013 , i giudici del tribunale di Firenze chiamati a pronunciarsi sull'ammissibilità o meno dell'azienda al concordato preventivo, hanno dichiarato il fallimento della Richard Ginori e nominato Andrea Spignoli quale curatore[8] [9] .

Acquisizione da parte di Gucci [ modifica  |  modifica wikitesto ]

L’unica proposta di acquisto è arrivata dalla società di articoli di lusso Gucci (gruppo Kering) con un’offerta da 13 milioni di euro al tribunale di Firenze[10] . L'investimento di Gucci comprende il marchio Richard Ginori e la fabbrica di Sesto Fiorentino (Firenze), ma non la proprietà immobiliare del terreno della maxi area industriale da 130 000 metri quadrati, la cui acquisizione si concretizzerà dopo lunghe trattative solo nell’agosto 2018 [11] . Gucci riapre lo stabilimento il 5 giugno 2013 con il ritorno dei dipendenti.[12]  Nel 2016 l'azienda ha concordato con il sindacato una riduzione del personale di 200 persone nel 2019.

Nel settembre 2020 l'azienda cambia nome e logo: rimane "Ginori", come era all'inizio della sua storia, ed è abbandonato il nome "Richard".[13]

  • Condition: Neu
  • Periodo di fabbricazione: 1970
  • Caratteristiche: Antirottura
  • MPN: 123
  • Tema: Albero
  • Profondità: 1"
  • Occasione: Addio al celibato
  • Personaggio: Acer
  • Diametro del piatto: 33
  • Inclusi nel set: Ciotola
  • Colore produttore: 44
  • Colore: Argento
  • Peso: 0.4 lbs
  • Cultura: 55
  • Quantità: 1
  • Tipo: DOC
  • Numero di articoli nel set: 2 pezzi
  • Diametro: 5 cm
  • Larghezza: 28 cm
  • Garanzia produttore: Nessuno
  • Anno di fabbricazione: 1977
  • Antico:
  • Modello: Mammut
  • Finitura: Cerato
  • Paese di fabbricazione: Belgio
  • Famiglia personaggio: A Bug's Life
  • Motivo: Floreale
  • Marca: - Fatto a mano -
  • Lunghezza: 36 cm
  • Unità di misura: 10 ml
  • Originale, riproduzione: Originale
  • Inserzione bundle: No
  • Epoca: Pre georgiana (prima del 1714)
  • Altezza: 3 cm
  • Materiale: CARTA, Acciaio inossidabile, Cristallo al piombo
  • Stile: Contemporaneo
  • Forma: Astratto

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